Deputato Pd accusa la maggioranza
«Mi hanno promesso 150 mila euro»
Gino Bucchino, eletto all'estero, chiama in causa Verdini e un mediatore: «Mi chiesero di aderire ai Responsabili»
Il coordinatore Pdl: «pronto a denunce». Casini: «Avrei altri 20 esempi»
Deputato Pd accusa la maggioranza
«Mi hanno promesso 150 mila euro»
«Mi hanno promesso 150 mila euro»
Gino Bucchino, eletto all'estero, chiama in causa Verdini e un mediatore: «Mi chiesero di aderire ai Responsabili»
Gino Bucchino |
IL RACCONTO - In una conferenza stampa, Bucchino racconta di essere stato contattato tre settimane fa da un mediatore e di averlo incontrato a Piazza San Silvestro. «"Ciao Gino, ho un progetto importante di cui parlarti...". Il fatto che mi desse del tu - spiega il deputato del Pd - mi ha spiazzato. Ho pensato magari lo conoscerò e così ho accettato di incontrarlo il giorno dopo». «La persona che mi ha contattato - ci tiene a precisare il parlamentare - mi ha detto di essere di Rifondazione socialista e di aver parlato fino a poco prima con Denis Verdini e che dunque per il mio passaggio nelle file della maggioranza era tutto a posto. Mi hanno offerto di ricandidarmi per la prossima legislatura e mi hanno promesso 150 mila euro a titolo di rimborso delle spese elettorali che avrei dovuto sostenere...».
LE REPLICHE - Il presunto tentativo di compravendita non sarebbe andato a buon fine. Bucchino racconta infatti di aver detto «no» e sottolinea di aver voluto fare questa «denuncia politica» convinto del fatto che «non sia giusto questo mercato di parlamentari. La sorte di milioni di persone non può dipendere da questo mercanteggiamento di deputati» attacca. Il coordinatore del Pdl Denis Verdini però non ci sta, chiarisce di non conoscere Bucchino e si dice pronto a denunciare chiunque parli di offerte di denaro per «cambiare casacca». Il deputato Pd, dal canto suo, ammette di avere come prove le telefonate e i messaggi inviati e ricevuti. «Ho semplicemente fatto il mio dovere e lo farò fino in fondo, anche davanti alla magistratura, nel caso che la magistratura decidesse di chiamarmi a riferire» ha annunciato poi venerdì prendendo la parola a Montecitorio. Ma l'episodio della tentata compravendita si tinge di giallo, visto che anche Rifondazione socialista, come Verdini, smentisce categoricamente di essere coinvolta nell'episodio.
dal corriere della sera
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