Dall'edizione di oggi de Il Messaggero
ROMA - E' presto, prestissimo per lanciare la volata, visto che si voterà solo nella primavera del 2013. Ma la corsa per il Campidoglio in un certo senso è già partita. Il Pd, infatti, non ne fa più un mistero. «Zingaretti sta facendo molto bene il presidente della Provincia di Roma, è giovane, ha una grande capacità di governo, di stringere relazioni umane e con le forze sociali». Le parole di Vannino Chiti, commissario del Pd laziale sono già più di una investitura. «È una risorsa che può essere impegnata in vari modi, anche come candidato perla capitale», ha ammesso Chiti, intervistato da "Il Sole 24 ore». Salvo aggiungere forse per eccesso di cautela, che «è presto, e tutto dipende dalle valutazioni del partito e di Zingaretti». Sarà presto. Certo ma è un fatto che intorno al presidente di Palazzo Valenti-ni si stiano ricompattando le varie anime del partito democratico. Compresa l'area che fa capo a Walter Veltroni, l'ex sindaco che nella capitale ha mantenuto un peso sempre molto forte. «Si sono conclusi positivamente i congressi di federazione e nei circoli - tenta un bilancio interno Chiti, senatore Pd - Ci sono aspetti da superare, come la frammentazione in correnti. Ma questo non è un problema solo del Lazio. Ora tocca all'Assemblea regionale: o ci sarà un'ampia convergenza sul nome del segretario del Lazio o si ricorrerà alle primarie, con una prima selezione tra gli iscritti e poi l'apertura ai cittadini. L'importante è non fare della scelta un terreno di battaglie nazionali». E se Chiti si fa interprete di un sentire comune "nazionale", in campo locale è il capogruppo del Pd in Campidoglio, Umberto Marroni a confermare che «sicuramente la candidatura più forte è quella di Nicola Zingaretti». «Un nome- rivela-Marroni - condiviso non solo all'interno del Pd ma anche dai sondaggi». E gli alleati? «Ovviamente la candidatura la valuteremo attraverso le primarie e sarà tema di discussione all'interno della coalizione».
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